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al testo di Abraxas
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E’ la terra del fuoco e dei Ciclopi del ratto di Proserpina e delle ninfe amate dai fiumi. Quel giorno che il boss salì sulla montagna “ Questo sarà tutto mio, è sicuro” disse, il primo scagnozzo quello scuro annotò tutto sulla lavagna poi spedì un tweet da un forno agli assassini. Preparò il caffè per tutti, poi si dedicò alle api.
Sai che a Noto c’è il barocco e che a Siracusa a maggio si recitano Sofocle e Euripide? Aristofane incontra Lisistrata per stendere un trattato di pace hanno unito la loro voce e qualcuno ha battuto in ritirata i boss guardano le corride e accompagnano le figlie a un saggio di danza. Il cavallo da corsa è un brocco.
L’autostrada è saltata per aria stavolta hanno usato il tritolo e non la lupara, il telecomando ha funzionato, il televisore si è spento. I mandorli in fiore e la valle templi di Agrigento, Pirandello dice nulla è quello che sembra, invece tace Montalbano, le Termopili non sono qui, qui c’è il vento di scirocco e un atroce canto di morte. Hanno steso un lenzuolo bianco, lì ora regna l’incuria.
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